Agevolazioni per chi assume DONNE
Confermato anche per il 2017 l’incentivo per i datori di lavoro privati che assumono donne di qualsiasi età, ovunque residenti, e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi”, con contratto a tempo determinato, anche in somministrazione o a tempo indeterminato.
Qualora le donne siano residenti in aree svantaggiate o dovessero essere impiegate in una professione o in un settore economico caratterizzati da una accentuata disparità occupazione di genere sarà sufficiente che le stesse siano prive di impiego da almeno 6 mesi.
Le aree svantaggiate d'Italia, individuate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, per il periodo 2014-2020 sono: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e alcuni territori del Centro-Nord.
L’agevolazione spetterà ai datori di lavoro anche nel caso in cui dovessero trasformare a tempo indeterminato un precedente rapporto agevolato.
In cosa consiste l’agevolazione?
Per le assunzioni a tempo determinato: riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per la durata di 12 mesi.
Per le assunzioni a tempo indeterminato: riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per la durata di 18 mesi.
In caso invece di trasformazione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si prolunga fino al 18° mese dalla data di assunzione.
L’agevolazione non risulta soggetta alla regola del de minimis in quanto rientrante tra gli aiuti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati, si sensi dei regolamenti comunitari in vigore.